Una visita che vi farà scoprire il trabocco simbolo della Costa dei Trabocchi, della durata di circa 45 minuti.
Tra le pochissime strutture a non essere stata trasformata in un ristorante, preservando pienamente la sua identità storica, il Trabocco Turchino è un bene pubblico tutelato, di proprietà del Comune di San Vito Chietino, aperto alle visite dalla stagione di Primavera nelle date previste in calendario.
Il punto di ritrovo è presso l'imbocco del sentiero sulla Via Verde che conduce al trabocco Turchino, riconoscibile da un cartello informativo azzurro, dove la nostra guida sarà ad attendervi.
Questa la posizione del trabocco: https://maps.app.goo.gl/VntUnWnP9TSXiU4r7
Il sentiero è raggiungibile in due modi:
- dalla Via Verde ciclabile: percorrendola a piedi o in bici dal parcheggio della Marina di San Vito (ex area ferroviaria) in direzione sud, salendo sul sentiero che si incontra prima della galleria (CONSIGLIATO).
- dalla strada SS16 : entrando dalla strada nel sentiero che conduce al trabocco (MENO CONSIGLIATO).
Avvertenze: nella zona della strada non vi sono aree di parcheggio immediate.
Il sentiero che arriva al trabocco, una volta lasciata la ciclabile, è di breve durata e ha all'inizio un tratto in salita (circa 40 metri), per poi scendere gradualmente fino al trabocco per circa 90 metri con un sentiero a scalette immerso nel piccolo promontorio tra la vegetazione della macchia mediterranea.
Per chi ha bici al seguito è possibile lasciarle e legarle lungo la Via Verde o al sentiero del trabocco, prima delle scalette.
All'arrivo, la nostra guida sarà presente sul posto per accogliervi, per la consegna dei biglietti di ingresso e per compiere un vero e proprio percorso nella storia con la narrazione e delle vicende legate alla sua costruzione, alla sua funzione di pesca fino ad arrivare alla figura di Gabriele d'Annunzio, con particolari letture datate 1889 ai tempi del suo soggiorno giovanile a San Vito.
Il Trabocco Turchino, l'antica "macchia pescatoria", appare quasi come un prolungamento del promontorio, un braccio che tende le sue dita al mare: oggi è un luogo di pace e cultura, sul quale la cultura popolare marinara e la letteratura trovano un'eco che le nostre visite vogliono mettere in risalto.
Ne “Il Trionfo della Morte”, Gabriele D'Annunzio descrive così il Trabocco Turchino:
“Dall’estrema punta del promontorio destro, sopra un gruppo di scogli, si protendeva un trabocco, una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e di travi, simile a un ragno colossale”.
Questa ed altre citazioni saranno oggetto delle letture sul trabocco, nelle quali San Vito Chietino e la Costa dei Trabocchi sono il vero e proprio scenario di inedite lettere di Gabriele D'Annunzio, scritte nel 1889 durante la famosa estate dell' "eremo dannunziano".
Al termine della visita rientro libero al punto di partenza o, per chi vorrà trattenersi nella zona, soffermarsi tra le caratteristiche spiagge di ciottolo ed escursioni panoramiche in bici e a piedi, lungo il percorso ciclo pedonale realizzato in seguito alla riqualificazione della linea ferroviaria adriatica, che ha reso fruibile l’ex tracciato costiero.
• Attività adatta a tutti.
• Attrezzatura consigliata: abbigliamento a strati e scarpe comode.
In estate: cappellino o ombrellino.